Uno sguardo ad una mappa di metà dell’ottocento può aiutare a farsi un’idea del territorio di San Mauro su cui individuare le zone che hanno interessato la vicenda del ponte Vittorio Emanuele III.

Si tratta del particolare di una mappa a disposizione via web dal sito dell’Archivio di Stato di Torino (come vista nel 2012). La mappa, intitolata “S. Mauro”, risale al 1850, anno dell’edizione della Stamperia litografica M. Doyen e Comp, ed è in scala metrica 1 a 10000 di dimensioni 46,5 x 64 (cm?).
Sono visibili i punti importanti, che saranno interessati nella costruzione del ponte, attorno al fiume Po appoggiato sulla collina alla sua destra e disteso nella pianura alla sua sinistra:
- il centro di San Mauro da cui partirà il ponte
- la zona di Bertulla, punto principale di collegamento del paese verso Torino e tutte le attività legate ai lavandai e lavandaie
- i Molini di San Mauro, zona del territorio del paese separata dal fiume
- i punti di attraversamento del fiume: il Porto di San Mauro, un filo diretto con Bertoulla ed il meno noto porto dei Mulini di Sambuy, quasi un tentativo di avvicinamento delle due sponde
Il dettaglio nell’immagine successiva.

Si noti il sentiero che nasce all’arrivo del porto sulla sponda sinistra del Po (il tratto dell’attuale Via del Porto che scende dal confine con Torino verso il Po). Il sentiero poi sale verso i Molini di San Mauro e sembra che rappresenti la via principale di collegamento con il porto. Il sentiero invece che esce da Bertulla e prosegue verso S. Mauro (l’attuale Strada San Mauro di Torino?) si perde nei campi: non veniva usato come collegamento fra Bertulla e S. Mauro. È probabile che i collegamenti tra Bertulla ed il porto avvenissero attraverso il sentiero che costeggia il Po, oppure attraverso il sentiero diretto verso i Molini al di sopra del Rio Freddo.
Il Ponte si affaccerà su una distesa di prati e campi coltivati ed attraversati da canali di irrigazione e sentieri per accedervi.
