La “settimana delle fragole” a San Mauro


Il fragrante padiglione della Mostra sul nuovo piazzale del mercato


Fausta giornata, quella di ieri, per San Mauro Torinese. L’industre e ridente paese che, forse per essere alle porte di una grande città, sente in sommo grado lo spirito dei tempi nuovi e dedica denaro e fatiche alla realizzazione di importanti opere pubbliche, ha inaugurato una nuova grandiosa costruzione e una nuova utilissima iniziativa: cioè, un piazzale ricavato lungo la sponda del Po, e la Mostra delle fragole. E l’uno e l’altra cosa si integrano, in quanto il piazzale offre la sede alla Mostra ed al mercato.

S. Mauro Torinese - Nuovo Piazzale sul Po in una cartolina viaggiata il 27 agosto 1934
S. Mauro Torinese – Nuovo Piazzale sul Po in una cartolina viaggiata il 27 agosto 1934

Il piazzale, che costituisce anche una pittoresca passeggiata lungo il Po, si stende per circa duecentotrenta metri, è dotato di una elegante balaustra ornata di vasi per fiori, ed ha una larghezza media di circa quindici metri. Vi sono occorsi quattordicimila metri cubi di terra di riporto e tremila di conglomerato cementizio. Il suo costo si aggira sulle duecentomila lire. L’opera, oltre a costituire un’area preziosa, giacchè San Mauro mancava di una vera e propria piazza, viene ad essere di ornamento al monumento dei Caduti, al quale dà respiro e prospettiva.

Centomila chili all’anno

Quanto alla Mostra delle fragole, è questa un’iniziativa che nessun altro Comune poteva tenere a battesimo meglio che San Mauro. Il territorio di San Mauro, infatti, al quale si unisco quello adiacente di Rivodora, è per eccellenza il rifornitore delle fragole del mercato torinese. Su millecento giornate coltivate, quasi un centinaio sono destinate alle fragole. I coltivatori sono circa duecento, e alcuni di questi già da tempo hanno adottato sistemi di produzione modernissimi. La produzione annua è in media di centomila chilogrammi che, ad un prezzo medio di dodici lire al chilogrammo, dànno al paese un introito notevolmente superiore al milione di lire. Qualità pregiatissime contraddistinguono la produzione delle fragole di San Mauro, il terreno essendo ìndicatissimo a tale coltivazione. Vi sono le fragole rosse e quelle cosidette nere — quelle cioè brune, piccole, di sapore e profumo squisitissimi — e, per chi oltre al palato vuole pure appagare l’occhio, vi sono i « fragoloni » che raggiungono talvolta la grossezza di un uovo.

Stupendo campionario

La Mostra di ieri ha costituito un mirabile, ghiottissimo campionario di questa aristocratica produzione, e, se ve ne fosse stato bisogno, avrebbe senz’altro proclamato il primato di San Mauro su tutte le terre torinesi. La Mostra durerà l’intera settimana corrente, e si chiuderà domenica prossima. Questa « Settimana delle fragole », la cui prima edizione ha conseguito un clamoroso, sorprendente successo, è destinata a ripetersi ogni anno, verso la metà di maggio.

Ad essa si ricollega anche tutto un nuovo ordinamento del mercato delle fragole sanmauresi. Mentre prima un vero mercato non era tenuto in paese — per la detta ragione della mancanza di un luogo adatto — ed i produttori portavano la loro merce a Torino, ora, a cominciare da oggi, sarà tenuto mercato sul nuovo piazzale, tutti i giorni, durante l’intera epoca di produzione; e ciò nel pomeriggio, a cominciare dalle 17. D’ora innanzi, cioè, saranno i grossisti torinesi che si recheranno a San Mauro per gli acquisti. Durante tutto l’anno, poi, San Mauro, grazie al suo nuovo piazzale, avrà il mercato ogni venerdì.

L’intervento di S. E. il Prefetto

La cerimonia inaugurale di ieri mattina è riuscita festosa e solenne. Nell’apposito palco eretto di fronte al nuovo piazzale, si sono riunite cospicue personalità, mentre all’intorno era, si può dire, tutta la popolazione. La banda musicale del luogo faceva servizio d’onore; tutto il paese era imbandierato. Fra le autorità si notavano S. E. il Prefetto Ricci col segretario particolare comm. Miccoli, il preside della Provincia grand’uff. Anselmi, il comm. Remondino per il Podestà di Torino, il comm. Tanuignone per la Federazione Agricoltori, il dottor Sauna del Sindacato Agricoltori, il comm. Zavattaro del Consorzio granario, il colonnello Battiè, Federico di Sambuy, ecc. Delle autorità locali presenziavano il benemerito e attivo potestà geom. Paletto, al quale sono pure dovute le iniziative del nuovo piazzale e della Mostra delle fragole, il segretario politico Luigi Terzuolo, il presidente del Comitato della Mostra Pietro Terzuolo, ecc. Si notavano inoltre numerosissimi i podestà dei Comuni limitrofi, fra cui il comm. ing. Mussino di Chieri e cav. Palazzi di Gassino.

Inaugurazione della Prima Mostra della Fragola a S. Mauro Torinese, 21 maggio 1933
Inaugurazione della Prima Mostra della Fragola a S. Mauro Torinese, 21 maggio 1933

Il podestà geom. Paletto, il parroco can. cav. Corino, il Segretario politico e il presidente del Comitato hanno pronunciato brevi e applauditi discorsi, ringraziando le autorità intervenute, auspicando alla prosperità di San Mauro e inneggiando alla Patria ed al Regime. In seguito il can. Corino ha benedetto il piazzate e il padiglione della Mostra, e questo è stato subito dopo inaugurato da S. E. il Prefetto, che ha sciolto il nodo del nastro tricolore teso all’ingresso, e che, seguito dalle autorità, vi ha compiuto il primo giro d’onore.

Sebbene si tratti di un padiglione aperto, i visitatori al loro entrare sono stati accolti dal più delizioso e delicato profumo che si possa immaginare. Una festa dell’olfatto e degli occhi. Sui banchi, disposti in doppia fila, centinaia di cestelli di tutte le foggie, artisticamente ornati, offrivano in mostra il loro fragrante e purpureo contenuto di fragole freschissime, turgide, veramente invitanti… Si ammiravano pure piantine di fragole, in vasi, cariche di frutti.

Un centinaio di espositori

E fra i numerosi espositori — circa un centinaio — alcuni presentavano speciali confezionature di recipienti per conservarvi a lungo i delicati frutti. Alcuni banchì, poi, offrivano in gustosissimo assaggio le fragole, variamente condite secondo i diversi gusti dei richiedenti.

Prima Mostra della fragola, gli stand degli espositori
Una vista degli espositori tra cui si leggono: RISTORANTE S. MAURO, MOTTURA FRANCESCO (e di spalle con il vestito a quadri la nonna di Enrico), ARLOTTO GIOVANNI.

Poco dopo, mentre le Autorità lasciavano il luogo fra gli applausi della folla, il padiglione veniva invaso dal pubblico, e la giuria, presieduta dal prof. Chiej Gamacchio direttore della cattedra ambulante di agricoltura, iniziava il suo lavoro di esame e di classificazione; compito non facile, data la bellezza e la bontà dei prodotti di moltissimi fra gli espositori.

Ma era nel pomeriggio che la Mostra doveva incontrare il suo maggiore e spettacoloso successo. A migliaia e migliaia si sono ieri recati i torinesi a San Mauro, mediante corse speciali dei trams, che giungevano pieni zeppi e riversavano vere fiumane di gente mediante automobili, biciclette e motocicli. E tutti hanno visitato il padiglione delle fragole, facendovi larghi acquisti di fragole in cesti e numerosissimi assaggi di fragole condite. Per alcune ore il padiglione ha rigurgitato di una vera ressa, il che ha dimostrato la necessità di costruirlo, gli anni venturi, di proporzioni notevolmente maggiori.

IV Fiera della fragola, il padiglione di ingresso
IV FIERA DELLA FRAGOLA: l’ingresso al padiglione, la folla dei numerosi visitatori in bicicletta, anche provenienti da Torino, all’ingresso della fiera ed al padiglione OND, Opera Nazionale Dopolavoro. Sopra la scritta, nello sfondo si possono vedere alcune arcate del Nuovo Ponte (aveva vent’anni circa).

Anche la serata, però, è stata piena di movimento e di letizia. Alla presenza della folla plaudente è stata fatta la premiazione degli espositori più meritevoli, ai quali state assegnate medaglie d’oro offerte da vari enti e numerose medaglie d’argento e di bronzo. Un’altra premiazione verrà fatta domenica prossima, alla chiusura della «Settimana delle fragole», e in tale occasione verrà assegnata la grande coppa d’argento offerta dal conte Federico di Sambuy.

Dopo la premiazione, gli abitanti di San Mauro hanno contemplato il loro bel piazzale-passeggiata tutto illuminato da migliaia di lampadine multi-colori, e con orgoglio lo hanno percorso in su e in giù, fino ad ora tarda, men tre la gioventù danzava sul ballo pubblico ed i bimbi prendevano d’assalto le giostre. In una parola, il nuovo piazzale ha avuto il suo più lieto e completo collaudo.

(22.05.1933) LaStampa – numero 120 –  Pagina 2. Fotografie originali d’epoca di Antonio Girardi

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